COLLABORARE - Quello che mi emoziona


Quando vado alla ricerca di una collaborazione per un disco non mi rivolgo mai a quello che passa il convento, anche se dovesse trattarsi di nomi ultracelebri e sulla cresta dell'onda, perchè oggi la maggior parte delle collaborazioni nelle canzoni sono un po' messe insieme a tavolino, si lavora a distanza, con internet e gli avvocati, spesso gli artisti nemmeno si incontrano tra di loro, e questa roba si sente nel risultato finale che è spesso un po' freddino, bellino a volte, ma poco fecondante per i cuori.

Per me invece è proprio fondamentale che una collaborazione sia vera, che non sia un rapporto via web, ma che ci si annusi e si lavori insieme. Non mi interessa che in un disco ci sia una lista di nomi di richiamo, perchè...CI SONO GIA' IO (ahhhhhhh) no? I musicisti nel mio disco devono essere GRANDI, nel senso cosmico, nel senso artistico. La musica è vita, è cultura, è passione ed esperienza prima di essere tutto il resto.

Oggi si parla tanto, specialmente tra noi addetti ai lavori, del futuro della musica popolare, della discografia ecc. ecc. e sapete che vi dico? l'unica risposta possibile che posso dare è che cercherò di fare quello che amo , solo quello che mi piace, quello che mi emoziona, quello che mi sembra urgente, prima di tutto per l'emozione e la gioia, per la ricerca di quella cosa che si chiama... come si chiama? non lo so, non ha nome, ma ci siamo capiti.
 
Jovanotti

Occhi aperti !




«E ora, amico mio, ti prego di tenere aperti gli occhi. 

Hai gli occhi aperti? 
Sei stato educato a tenere gli occhi aperti? 
Sai come tenere gli occhi aperti? 
Li tieni continuamente e utilmente aperti? 
Che cosa guardi quando esci per una passeggiata?»




Le Corbusier


DARE FORMA ALLE IDEE

"Dare forma alle idee". 

E' così che l’Impresa Generale di Costruzioni Mangiavacchi Pedercini SpA intitola l'articolo relativo all'incontro che hanno avuto con noi.  


ITI Studio al Workshop parametrico costruttivo

ITI Studio parteciperà, tramite uno dei suoi collaboratori, al workshop organizzato dal Master Processi Costruttivi Sostenibili a Feltre dal 7 al 14 Giugno.

Elica tripla

La struttura geometrica del triangolo è utile in quanto dotata di intrinseca rigidità e, nella sua ripetizione, di modularità, per questo viene già applicata in un ampio ventaglio di soluzioni strutturali e costruttive.
Partendo da questo spunto è possibile individuare geometrie che superino l'applicazione su un unico piano dei triangoli (trave reticolare) o anche sistemi più complessi da quest'ultimo derivati (reticolare spaziale).

Compiti dell'architettura

     Cosa manca alla mia città?
     Forse più dell'aria, del silenzio, della luce, dei profumi manca l'orizzonte.

     Alzare lo sguardo da cio che mi affanna e 
     scorgere di lontano che quello che faccio non è il tutto.

     (Avere lo sguardo profondo ci rende più certi e lieti).
     Ecco un compito dell'architettura: 
Lasciare entrare l'orizzonte nella nostra (vita) città. 

F.R.

Occupy w.c. - Biennale Architettura “Fundamentals” 2014 Venezia



"KEEP MOVING. Siamo la vita che viviamo, gli incontri che facciamo, le domande che ci spingono a studiare a conoscere a capire puntando ad una eccellenza che in primo luogo soddisfi.
Mai come oggi vale la penna fare squadra, puntare ad un team affidato che condividendo gli obiettivi sia capace di sognare e dare risposte. Dare forma alle idee costruendo senza lasciare nulla al caso è il nostro filo rosso.
L'architettura si compie nell'essere costruita e usata. Tutto il resto è strumento funzionale a questo. Iniziare un nuovo lavoro di progettazione è per me ogni volta innamorarmi. Quando ti innamori tutto è ammesso, non pensi alla fatica alle paure, non ti tiri indietro, vuoi che ogni cosa sia fatta al meglio. Questo è lo spirito con cui affrontiamo i progetti. Poi inizia il lavoro che arte dall'ascolto delle persone e dei luoghi, attinge alle sperimentazioni, alla ricerca, alla vita di chi partecipa al progetto. Allora ti accorgi che il foglio bianco che ti trovi davanti non è affatto bianco e inizia vagliare le opportunità che inconsapevolmente hai creato, ti accorgi di non conoscerle quindi studi, domandi a tutti quelli che potrebbero saperne qualcosa.
Il progetto della pensilina ha questa storia. Nasce per creare una copertura che protegga dalla pioggia l'ingresso ad una scuola. Poi ti accorgi che si tratta di un luogo speciale perché immerso nella natura anzi, che fa della natura oggetto di studio e di racconto, quindi emerge che questa pensilina possa segnare l'ingresso al parco diventandone quindi un'icona. La semplice funzionalità lascia quindi il passo ad un oggetto che possa rispondere a tutti. La naturalezza dell'artificio diventa una caratteristica irrinunciabile per dare vita alla pensilina-foglia sostenuta da un canneto di pilastri sottili.
L'uso dei materiali pieni e veri, non verniciati, non stratificati: rame, ferro, cemento a vista, granito monolitico per l'arredo confermano il ruolo predominante della natura di questo luogo.
La forma della superficie rigata scomposta e sostenuta da pilastri mai verticali rende il costruire avventura affascinate".
TM


"Occupy w.c." è un modo per stabilire una relazione più leggera, ironica, e non accademica con alcune immagini che riflettono sul nostro tempo e sugli spazi fisici in cui agiamo la nostra esperienza".
Il progetto Occupy w.c. è realizzato da Marcello Simeone e curato da Simona Campus.
Questo loro modo simpatico e bizzarro di fare arte ha alla base una rete di rapporti, una rete di incontri. Hanno fatto visita negli studi di ITI ed intervistato l'Architetto Tobia Marcotti.


Da questa intervista viene perfettamente fuori lo spirito dell'architetto, il desiderio di lavorare e di progettare ascoltando innanzitutto il luogo dove si vive e le persone che vivono quel luogo che vedrà ospitare una nuova opera. Secondo Tobia la bellezza del lavorare ad un progetto sta anche nel rapportarsi e collaborare con tutti i soggetti coinvolti nel processo, dai collaboratori alle aziende costruttrici e per portare avanti un progetto è necessario darsi e dare sempre le ragioni a tutti. Le ragioni del cosa si vuol fare e per cosa. Nulla è lasciato al caso.

Da un foglio la forma

Avevamo già parlato di evolute, una realtà giovane che si sta muovendo in modo molto interessante nell'ambito del nuovo costruire nuovi strumenti che permettono di conoscere e quindi progettare forme. Un foglio di carta ma più in generale un foglio può sprigionare immense potenzialità... L'unico ostacolo é la nostra intelligenza







VERSO___ L'ORDINE DEL DISORDINE

La natura é di per se arte
Ha in se una verità alla quale non possiamo sottrarci.



Macoto Murayama con grande semplicità e attenzione sa guardare  alla natura  svelando l'irrinunciabile equilibrio tra engineering e design. Ci racconta in modo quasi ostinato, maniacale e allo stesso tempo romantico, cosa c'é dentro, cosa sta dietro a forme a noi note  facendo un passo verso l'ordine del disordine
VIDEO

ARTIST GALLERY



Emielica

Funziona. Funziona sempre così quando si osserva. Quando si è dei buoni osservatori. Le cose ci sono, sono lì. Basterebbe soltanto osservarle. Basterebbe soltanto rendersene conto e magari, perchè no, metterci le mani su. Toccarle. Studiarle. Osservarle appunto. Dopo tutto l'osservazione è un buon metodo di studio. Quante volte ci è capitato di giocare con un elastico? Quante volte lo abbiamo preso, utilizzato, legato a delle cose, teso...ancorato a due dita e lanciato una pallina di carta... Ma lo abbiamo mai osservato?

E' quello che è stato fatto all'Harvard University attraverso uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Qui gli scienziati, utilizzando, allungando, unendo e rilasciando elastici di gomma, hanno scoperto eliche a spirale tridimensionali in cui la spirale gira, si modifica o si inverte periodicamente lungo la lunghezza delle stesse strutture dando vita ad una forma inedita, non presente in natura e che potrebbe facilitare la creazione di nuove molecole in futuro. Si tratta della  "emielica"



SEQUENZE



Spesso mi trovo a cercare significati di forme che non conosco ma che trovo giuste.

Sequenze


Generate da chi lascia il segno, da chi modella  ma é già lontano. Un succedersi di elementi che scandiscono il tempo lo spazio.

Ogni forma ha una superficie e una struttura. Nell'artificio l'accostamento di elementi simili ne rende accessibile la costruzione. 

La sequenza è una, anche se composta di elementi diversi. In una sfumatura dal bianco al nero elementi vicini sembrano uguali ma alle estremità troviamo gli opposti. Guardando da molto vicino la crescita di una pianta non apprezziamo nessun cambiamento eppure pian piano la pianta cresce.

Mi piace pensare di essere accompagnati in uno spazio che si svela in una sequenza dal bianco al nero facendomi percepire  unità e diversità allo stesso tempo.

Poter concretizzare un'idea dove la forma e i suoi elementi mettono realmente in evidenza l'essenza dell'idea è un processo di maturità che richiede sperimentazione, studio, errori e confronto.

é cosa desiderabile, ma non sempre avviene.


PROVINCIA DI MILANO


Insieme si può. Chiamati a raccontare un'esperienza dove il rapporto tra tutti gli attori coinvolti a reso possibile la costruzione di un nuovo edificio in tempi inaspettati. 14.000 mq in 12 mesi.
Affinare e consolidare la tecnica è sempre possibile per trasformare un caso eccezione in pratica quotidiana.

ISOLARE A SPESSORE "0"

Thermoshield è un isolamento termico a spessore minimo (0,3 mm). L'idea di utilizzare la ceramica per l'isolamento è stata sviluppata dalla NASA all'inizio degli anni 70 per proteggere i materiali dello Space Shuttle dalle variazioni di temperatura.
Oggi questa tecnologia è disponibile anche per la costruzione di edifici. Le micro-sfere di ceramica da applicare sia a pennello che con rullo o a spruzzo  sono molto utili per interventi di ristrutturazione.